Drunkoressia, un disturbo del comportamento alimentare sempre più diffuso

Abbiamo più volte affrontato i problemi legati alle dipendenze dei giovani da alcool e droghe e ai disturbi del comportamento alimentare, tuttavia vale la pena spendere qualche parola su una nuova, pericolosissima mania che si sta diffondendo tra gli adolescenti italiani. Parliamo della drunkoressia, che interessa già 300mila ragazzi. La definizione viene dall’unione di due termini, drunk (cioè ubriaco, in inglese) e anoressia, e descrive il comportamento di chi mangia pochissimo ma allo stesso tempo beve molti alcolici. Bevendo a stomaco vuoto, o quasi, si ottiene quindi un duplice esito: da una parte l’effetto delle bevande è amplificato e dall’altra il fatto di non aver mangiato compensa l’elevata qualità di zuccheri e calorie che si assumono con gli alcolici. Inoltre bisogna tener presente una terza, importante conseguenza: superando una certa soglia giornaliera, l’assunzione di bevande alcoliche toglie il senso di fame e, producendo calore, aiuta a bruciare i grassi.
L’identikit della persona che soffre di questo disturbo autolesionista è ben delineato: la fascia di età è generalmente compresa tra i 14 e i 18 anni e in 8 casi su 10 si tratta di ragazze, anche se il numero di soggetti di sesso maschile è in crescita.
Come è facile immaginare, un comportamento di questo tipo è molto pericoloso per la salute: come sottolineano gli esperti, che di recente hanno lanciato un vero e proprio allarme drunkoressia, i rischi legati al disturbo in questione sono sia quelli della sottoalimentazione che quelli dell’eccessiva assunzione di alcool. Giusto per citare alcune tra le conseguenze psicofisiche, oltre alla rapida perdita di peso, si può fare riferimento ai possibili danni, anche gravi, a fegato e cervello.
Ribadiamo che la drunkoressia è una vera e propria malattia e, nel caso in cui si presenti, va affrontata nelle sedi opportune con la consulenza e l’aiuto di personale sanitario specializzato.