Natale 2015: spese per i regali -1,6% rispetto allo scorso anno
Come ogni anno Federconsumatori ha stimato l’andamento dei consumi e ha rilevato che nonostante un’apparente prima crescita dei consumi relativi alle spese per i regali, vi sarà una inversione di tendenza dopo le tragiche vicende di Parigi. Gli effetti peggiori degli attentati avvenuti nella capitale francese riguarderanno principalmente il settore turismo, che subisce una contrazione del -14,7%.
La tendenza sarà allora quella di rimanere in casa, festeggiando con amici e parenti, lontano da ristoranti, locali e mete turistiche. Il settore alimentare, infatti, conoscerà la crescita maggiore in termini di consumi: +3,6%.
Le stime attuali prevedono una situazione pressoché immutata rispetto allo scorso anno: le spese esclusivamente per i regali di Natale scenderanno del -1,6% rispetto allo scorso anno (percentuale fortemente condizionata dalla contrazione relativa al settore del turismo).
A questo dato si può accostare un lieve aumento generale dei prezzi dei prodotti tipici delle festività, che secondo l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, sarà dello 0,9%.
L’incremento dei prezzi riguarderà in maniera più significativa, invece, i regali di ultima generazione (come consolle, fotocamere digitali, smartphone), ovvero quelli più gettonati dai giovani. Anche quest’anno ci sarà un amplio ricorso ai regali “low cost”, categoria –regali sotto i 20 euro- a cui l’O.N.F dedica da anni una tabella, monitorandone i prezzi.
Si prevede, inoltre, che quest’anno in molti decideranno di regalare buoni o carte regalo in negozi specializzati in elettronica, editoria, alimentazione o abbigliamento.