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Turismo responsabile: quando la vacanza diventa sostenibile

Estate è sinonimo di vacanza. La stagione turistica, seppure con la drammatica flessione dovuta alla crisi economica, sta entrando nel suo periodo più intenso e molte persone si apprestano ad allontanarsi dai luoghi di residenza, magari solo per qualche giorno, per un periodo di relax. Una faccia interessante e relativamente poco nota del turismo è costituita dai viaggi sostenibili, che numerosi tour operator organizzano in Italia e all’estero. La nozione di turismo responsabile implica prima di tutto che le comunità locali abbiano un ruolo centrale nella gestione e nello sviluppo del settore turistico e poi che i viaggiatori si impegnino a rispettare l’ambiente e la popolazione del Paese che stanno visitando. Le possibilità di viaggio da effettuare nell’ambito del turismo sostenibile sono molte: si va dai week end nei borghi italiani ai tour dei Paesi europei fino ai viaggi avventurosi in Africa e in Sud America. Vediamo dunque quali sono le opzioni disponibili per chi fosse interessato a partecipare a vacanze di questo tipo.
ITALIA – In quasi tutte le zone d’Italia si organizzano week end all’insegna del relax, della valorizzazione del territorio e delle cene tipiche con prodotti biologici e a chilometri zero, nel rispetto dei criteri di sostenibilità.
Per chi preferisce le vacanze in movimento, invece, alcuni tour operator specializzati in viaggi a piedi offrono la possibilità di fare trekking in alcune regioni (come Lombardia e Valle d’Aosta), sempre nell’ottica del turismo sostenibile, mentre in altre aree (come il Lazio e il Piemonte) si organizzano gite etiche e sostenibili che puntano anche a mostrare al turista il lato meno conosciuto dei luoghi visitati. Un esempio è costituito dalla possibilità di visitare Roma o Torino accompagnati da una sorta di cicerone migrante, che mostra ai turisti il lato cosmopolita e multietnico delle città.
EUROPA – Anche al di là dei confini italiani non mancano le opportunità di viaggiare all’insegna della sostenibilità. In Francia, ad esempio, si può partecipare alle passeggiate nella zona della frontiera italo-francese o percorrere le zone meno turistiche della Bretagna. In Portogallo, invece, alcune proposte interessanti riguardano l’isola di Madeira, presso la quale si organizzano itinerari che comprendono la degustazione di cibi e vini tipici e l’alloggio nelle pousadas gestite da gente locale. Altrettanto allettanti appaiono gli itinerari di stampo storico-leggendario proposti in Grecia, che comprendono le isole meno conosciute del Paese, e i campi avventura per ragazzi in Spagna, che portano i giovanissimi a scoprire le ricchezze del territorio al di fuori del turismo di massa.
AFRICA – Per chi ama entrare in contatto con nuove culture, il continente africano si rivela una miniera inesauribile di esperienze, luoghi e situazioni. Nel pieno rispetto della sostenibilità, si può scoprire la vita del deserto con le popolazioni berbere in Marocco, immergersi nella natura incontaminata in Madagascar o fare un’esperienza di vita rurale in un villaggio sudafricano.
SUD AMERICA – In America Latina il visitatore ha l’opportunità di conoscere il lato più autentico della cultura del Perù e dell’Argentina o di soggiornare presso le popolazioni andine e fare esperienza di turismo comunitario in Bolivia. In queste zone, come anche in molti Paesi dell’Africa e dell’Asia, il turista può anche conoscere e sostenere economicamente progetti per l’assistenza ai bambini e alle comunità emarginate.
ASIA – Anche per i viaggiatori che subiscono il fascino dell’Oriente, infine, le possibilità di viaggi sostenibili sono molte. Un’opzione interessante è la visita a Thailandia, Cambogia e Laos, alla scoperta delle radici storico-culturali comuni ai tre Paesi. Oppure ci si può avventurare in Indonesia, focalizzandosi sia sul patrimonio naturalistico (con escursioni in bici, snorkeling, gite in kayak e trekking) che sull’aspetto culturale e religioso, con visite a templi, musei e monumenti.
Come già accennavamo, anche in questo caso è possibile sostenere progetti di solidarietà alle comunità locali, finalizzati ad esempio alla scolarizzazione dei bambini, al recupero delle baraccopoli o al miglioramento della posizione delle donne. 

 


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