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La "ricaricabile", sicura se usata con prudenza.

Funzionano come delle normali carte di credito, ma sono meno rischiose perché, se rubate, smarrite o clonate, si possono utilizzare solo per il valore dei soldi versati, in genere poche centinaia di euro. Il ladro, perciò non può prosciugare l’intero conto in banca, come accade per le altre carte, ma al massimo appropriarsi della cifra caricata sulla tessera. Si tratta delle carte di credito ricaricabili o prepagate. Ma attenzione, proprio perché il loro valore è “limitato”, viene spontaneo considerare la ricaricabile meno importante, abbassando le difese. Ecco come evitare spiacevoli situazioni.
L’attivazione
Quello in cui si crea la card è un momento chiave. È necessario prendere tutte le precauzioni per difendersi contro le sempre più numerosi frodi. L’offerta di questi strumenti si sta moltiplicando, assicurando proposte variegate e quindi una vasta scelta. La prima richiesta da presentare alla banca è quella di un servizio informazione in tempo reale per qualsiasi operazione di spesa effettuata con la carta. Infatti dal 1° luglio gli istituti di credito sono obbligati per legge a fornire una prestazioni di questo tipo. Spesso allo sportello viene proposto un sms, che è il mezzo più rapido e sicuro per comunicare uno spostamento di denaro dalla carta. Nel caso in cui a ordinarlo non siamo stati noi, deve scattare subito la telefonata al numero verde, indicato sulla carta stessa, per bloccare qualsiasi operazione. Ma è utile anche l’embossment, vale a dire lo stampo a rilievo del numero della carta di credito. Con l’embossment diventa molto più difficile clonare il documento di credito.
Costi
È bene chiarire con esattezza i costi della carta, per evitare di ritrovarsi spese troppo pesanti. Per attivare la tessera si spendono da un minimo di 2 a un massimo di 20 euro. Il canone annuo è quasi sempre gratuito, ma è bene accertarsene, mentre ricaricare la carta costa tra 1 a 5 euro.  A questo proposito bisogna sapere che con quasi tutte le carte l’operazione è gratis se fatta via internet e, in molti casi, anche se eseguita a qualsiasi bancomat che appartenga al gruppo bancario che ha emesso la carta. Meglio evitare, invece, di utilizzare la carta per prelevare: si può pagare anche il 4% della somma richiesta e spesso ci sono commissioni aggiuntive di 2 euro.
Il circuito
La card ricaricabile è ottima soprattutto quando si è in viaggio. Quella ufficiale rimane al sicuro, mentre sulla prepagata che si porta con noi si carica giusto l’occorrente per il soggiorno fuori casa. Ma alcuni circuiti sono poco diffusi e si rischia di non riuscire ad utilizzarla. Per questo è sempre meglio informarsi nella banca in cui si attiva la carta.
I rischi
Spesso le carte prevedono per la rete misure di sicurezza, come una password da digitare prima di utilizzare il numero della ricaricabile per un acquisto. Ma non solo. Con alcune prepagate , prima di utilizzare la carta per il pagamento online, si accede al proprio spazio sul sito della banca, creando una sorta di carta virtuale collegata a quella originale che di fatto vale solo per il tempo stabilito dall’utente. Se la carta si usa in negozio mai perderla d’occhio. Mai consegnarla a qualcuno che la porta lontano da noi; e nel caso ci sia un pin da digitare verificare che nessuno stia spiando il numero. Nel caso in cui la carta venga rubata,  la prima cosa da fare è chiamare il numero verde per bloccarla e segnalare  l’accaduto. La banca rifonderà tutto quello che è stato sottratto nel caso in cui si dimostri che l’uso della tessera è stato assolutamente responsabile.    

 


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