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Come muoversi nel labirinto dei rimborsi Trenitalia

Si avvicinano le festività pasquali e molti italiani si metteranno in viaggio per ricongiungersi alla propria famiglia. Molti si sposteranno in treno, ma a cosa andranno incontro?
Sono diversi  infatti, i disservizi che i cittadini ci segnalano e che, ovviamente, si acutizzano nei periodi di peggior traffico.
Per non parlare poi dei pendolari che non sono nuovi a questo tipo di sorprese e che ogni giorno subiscono i disagi peggiori.
Eccone alcuni esempi:

  • Che fine hanno fatto quei comodi carrellini portabagagli che agevolavano il trasporto delle valigie fino al treno? Dal 2009, su decisione di Trenitalia e Grandi Stazioni sono spariti, mandando sull’orlo della liquidazione le operative che gestivano il servizio ( le stesse tra l’altro responsabili dell’assistenza ai viaggiatori disabili).
  • La ristorazione nelle sue articolazioni ( carrozze ristorante/self service), su molte tratte, è estremamente carente e in alcuni casi del tutto inesistente.
  • La pulizia delle carrozze continua ad essere una nota dolente delle nostre ferrovie. E’ assai scarsa su molte tratte, ma diventa davvero pessima  sui treni regionali.
  • Per quanto riguarda le stazioni secondarie, molto spesso sono carenti di sale di aspetto, pensiline per ripararsi lungo i binari, depositi bagagli, obliteratrici e, in alcuni casi, scarseggiano persino le biglietterie stesse.
  • Viaggiare in queste condizioni è difficile per tutti, ma diventa praticamente impossibile per i disabili, che molto spesso hanno grandissime difficoltà di accesso alle stazioni a causa di ascensori rotti, sottopassaggi con scale prive di elevatori, assenza di percorsi tattili per non vedenti. La situazione non migliora a bordo dei treni, che in molti casi sono sprovvisti di carrozze attrezzate
  • Ultimo ma più importante argomento: i ritardi e le relative disposizioni di Trenitalia in merito ai rimborsi. Trenitalia, con la scusa di applicare il nuovo Regolamento Europeo che pone garanzie minime per i rimborsi, ha emanato un nuovo regolamento per i rimborsi decisamente negativo. Nonostante questo, non facciamola passare liscia se il treno ritarda. Molto spesso infatti si rinuncia a chiedere il rimborso perché si è scoraggiati o perché decifrare il burocratese della carta dei servizi delle ferrovie diventa un lavoro.

Ecco a voi un prospetto sintetico per ottenere un rimborso:

  • Se il treno nazionale giunge a destinazione in ritardo:
  • Se il ritardo è inferiore a 60 minuti, Trenitalia non riconosce alcun tipo di rimborso.
  • Se il treno arriva a destinazione con oltre un’ora di ritardo (fino a 119 minuti) il rimborso è pari al 25% del prezzo del biglietto. Non sono riconosciuti i rimborsi di importi inferiori a 4 euro.
  • Se il ritardo è superiore alle 2 ore si ha diritto a un rimborso (bonus o denaro) pari al 50% del prezzo del biglietto.

Cosa fare: trascorsi venti giorni dalla data del viaggio, si può chiedere il rimborso direttamente alla biglietteria o presso l’agenzia di viaggio che ha emesso il biglietto. Dopo dodici mesi dal viaggio, il diritto al rimborso decade.

 

  • Se un treno locale giunge in ritardo:
  • Se il ritardo è inferiore a 60 minuti, Trenitalia non riconosce alcun tipo di rimborso.
  • Se il treno arriva a destinazione con oltre un’ora di ritardo (fino a 119 minuti) è previsto un rimborso solo se il prezzo del biglietto è superiore a 16 euro. In questo caso si potrà avere un rimborso pari al 25% del prezzo del biglietto
  • Se il ritardo è superiore alle 2 ore si può ottenere un rimborso solo se il prezzo del biglietto è superiore a  8 euro. In questo caso Trenitalia rimborsa, sempre in denaro o con un bonus, il 50% del biglietto.

Cosa fare: si hanno 30 giorni di tempo per presentare la richiesta. Occorre utilizzare un apposito modulo reperibile presso le biglietterie e sul sito di Trenitalia. Una volta compilato il modulo si dovrà spedire per posta alla Direzione Regionale di Trenitalia competente per la località di destinazione del viaggio ( gli indirizzi sono sulla seconda pagina del modulo) allegando il biglietto in originale, obliterando alla partenza e all’arrivo. La Direzione Regionale invierà, entro un mese , un biglietto a fascia chilometrica o un modulo per il ritiro del denaro.

  • Se rinunci a prendere un treno nazionale per motivi personali
  • Se si ha una tariffa base: prima dell’orario di partenza del treno si può avere un rimborso pari all’80% del prezzo del biglietto, dopo la partenza del treno prenotato e fino a un’ora successiva il 50%. Il rimborso si può ottenere presso qualsiasi biglietteria o presso l’agenzia che ha emesso il biglietto.
  • Tariffa flessibile: prima dell’orario di partenza si ha diritto ad un rimborso del 100%, dopo la partenza del treno e fino a 24 ore successive, il rimborso è del 50%.

Cosa fare: il rimborso si può ottenere presso qualsiasi biglietteria o presso l’agenzia che ha emesso il biglietto.  Se la biglietteria è chiusa o la stazione non ha la biglietteria, occorre chiamare il call center a pagamento di Trenitalia, 199.892.021, che comunicherà l’indirizzo del Centro Rimborsi  al quale spedire la richiesta ed il biglietto in originale. La spedizione postale dovrà avvenire entro le 24 ore lavorative successive.

  • Se si possiede un biglietto Ticketless, cioè acquistato su online o tramite call center, puoi chiedere il rimborso solo prima della partenza del treno. In caso contrario, Trenitalia non rimborsa nulla . In caso di tariffa flessibile il biglietto verrà rimborsato interamente, mentre in caso di tariffa base il rimborso sarà dell’80%.

Cosa fare: acquisto online: si può mandare una mail all’indirizzo rimborsi@trenitalia.it , indicando il codice di prenotazione PNR del biglietto, oppure utilizzare la funzione “richiedere un rimborso on-line” presente nell’Area Clienti del sito di Trenitalia.
Acquisto al call center: si può richiedere il rimborso telefonicamente al call center oppure inviare una mail all’indirizzo rimborsi@trenitalia.it indicando il codice di prenotazione PNR del biglietto.

  • Se rinunci a prendere un treno locale per motivi personali
  • Si può ottenere fino all’80% del biglietto ( in contanti, con un bonus o con il rilascio di un altro biglietto della stessa tipologia) a patto che la cifra da corrispondere sia superiore agli 8 euro.  Nessun rimborso per i biglietti di corsa semplice acquistati on line.

Cosa fare: il rimborso può essere richiesto, durante tutto il periodo della sua validità, in qualsiasi biglietteria o presso l’agenzia di viaggi che lo ha emesso. Se hai già convalidato il biglietto e decidi di non partire, hai 30 minuti di tempo dalla convalida per fare richiesta di rimborso alla biglietteria della stazione di partenza.

 


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